Anche oggi si torna a parlare di versi con un’altra raccolta di pensieri, sto parlando di “Riflessa in una goccia d’acqua” di Paola Catozza.
Acquistalo subito: Riflessa in una goccia d’acqua
Editore: Self Publishing
Genere: Raccolta di pensieri
“A volte. A volte basta una parola per far tornare il sorriso;”
Oggi parliamo ancora di Paola Catozza e dei suoi pensieri in versi, ma spostiamo la nostra attenzione su un’altra raccolta, “Riflessa in una goccia d’acqua”.
Nei suoi pensieri l’autrice sembra quasi tracciare un percorso, come se stesse costruendo una strada nella sua vita, un sentiero che parte da un punto ben preciso e ci porta da qualche altra parte, facendoci assistere a tutte le transizioni del suo essere e del suo divenire.
Quello che viene descritto nei suoi versi, però, non è soltanto un viaggio attraverso il tempo ma anche attraverso le sensazioni contrastanti che affliggono il cuore di un’adolescente in piena formazione, qualcuno che sta costruendo mattone dopo mattone la torre del suo futuro “Io”, partendo dalle fondamenta che posano sulle ferme certezze della vita e finendo alle mensole dei dubbi e le alte arcate delle questioni in sospeso.
La vita di ognuno di noi in fondo è come un’immensa spirale che vortica all’infinito attorno ad un unico punto, la nostra anima, che per quanto possa mutare nel tempo sembra non spostarsi mai dal suo posto, come se la consapevolezza di noi stessi fosse l’unico punto fermo della vita, ma allo stesso tempo mutevole come il mare in tempesta.
I dilemmi dell’autrice si rispecchiano perfettamente nei suoi pensieri, un po’ come se fossero intrappolati in una piccola goccia d’acqua immobile come in una di quelle bellissime fotografie che si trovano sui siti dei fotografi, quelle in cui il tempo sembra immobile e cristallino , in cui la goccia d’acqua dopo essersi mischiata alle altre torna su per un millisecondo per assaporare un ultimo attimo di individualità prima di gettarsi a capofitto nel mondo reale.
“Sognare. Semplicemente immaginare. Sperare. Inspiegabile utopia.”
Sicuramente il pensiero più rappresentativo di questa raccolta è quello che le da il titolo, ovvero “Riflessa in una goccia d’acqua”.
In questa composizione l’autrice descrive la tristezza radicata nel suo animo, un sentimento profondo che coinvolge tutte le nuove generazioni in una realtà in cui i sogni sono infranti e il sognare è un lusso che solo chi ha la strada spianata si può permettere.
Il mondo non offre possibilità, il lavoro non c’è e se c’è non viene pagato, la menzogna e l’omertà sono la moneta corrente e per quanto si spera, ci si impegna e si sogna, il futuro sembra quasi come un’immagine riflessa su uno specchio d’acqua, rotta e deformata da una singola goccia che cade esausta, rompendo la fittizia perfezione di un qualcosa che non esiste più.
La nostra anima è il riflesso di noi stessi e quando viene torturata dalla realtà, che le impedisce di amare ed essere amata, di sognare e di sperare in un futuro nuovo in cui il mondo torna all’idillio originale, quell’anima si spezza e si scioglie, si perde in un fiume di spiriti spezzati a loro volta dalla freddezza di una vita che non lascia alternative.
Questo è solo il mio punto di vista e credo che un messaggio come questo vada interpretato come un grido di ribellione ad un sistema sbagliato che ci cataloga come numeri e non come persone.
“Riflessa in una goccia d’acqua” è la storia di una strada lastricata di storie, un mosaico in costruzione che descrive il nostro tempo attraverso una vita che cresce e si riflette in una piccola goccia d’acqua salata..